Alice nel paese delle meraviglie

nomenomen - Alice nel paese delle meraviglie

Presentazione dello spettacolo

 

Alice: ovvero un salto nel Paese delle Meraviglie.

 

“Ma se non sono la stessa dovrò domandarmi: chi sono dunque? Questo è il problema… povera me! Come ogni cosa è strana oggi”.

Dice Alice nella tana del Bianconiglio, prima di avventurarsi nel paese più strano che sia mai stato inventato: il Paese delle Meraviglie. La curiosità muove Alice nelle sue peripezie in un mondo sottosopra, popolato da personaggi curiosi e bislacchi e dove il non-senso regna sovrano.

Dagli intramontabili romanzi di Lewis Carroll un adattamento teatrale che ne conserva il fascino dell’ambientazione sospesa nel mondo del sogno. Una commedia musicale con canzoni originali, arricchita dall’uso delle maschere di cartapesta e dalla commistione di teatro d’attore e di figura. Uno spettacolo per chiunque abbia voglia di immergersi in un gioco fantastico e adatto a tutte le età, poiché il confine tra “piccolo” e “grande” non è mai stato così labile.

Sinossi

 

Alice, mentre si trova al parco con le sorelle, si allontana inseguendo un coniglio bianco, con tanto di panciotto e orologio da taschino. La tana del Bianconiglio apre alla giovane il mondo delle meraviglie dove incontra animali fantastici, fiori parlanti, insetti senza nome, bruchi filosofi, fratellini indisponenti, gatti stregati. Si intratterrà per il te con il cappellaio matto, la lepre marzolina ed il ghiro. Incontrerà infine la corte delle carte da gioco, dove parteciperà ad una partita a croquet con la regina di cuori e sarà chiamata a testimoniare nel corso di un processo. L’epilogo delle avventure è il risveglio. Ma siamo sicuri che sia stato solo un sogno?

 

Adattamento teatrale e regia: Danilo Zuliani;

aiuto regia: Alessandra Maccotta

musiche e canzoni: Michele Piersanti

maschere: Ilaria Sartini

costumi e scenografie: Anthony Rosa

con: Veronica Baleani, Alessandra Maccotta, Sara Andreoli, Marco Zordan, Danilo Zuliani

voce Brucaliffo: Stefano Germani

Foto di scena: Stefano Manocchio

Grafica e disegno locandina: Alessandra Cavallari

Recensione

 

La “meravigliosa” storia di Alice, Marco Togna, 24 aprile 2017, TeatriOnline

 

Mettere in scena “Alice nel paese delle meraviglie” non è impresa facile. Il capolavoro di metà Ottocento di Lewis Carroll è un romanzo complesso, zeppo di allusioni, giochi di parole, personaggi, oltre che di uno spessore di significati che ne fa una delle opere più rappresentate al mondo. La scelta fatta dall’associazione culturale Nomen Omen (attiva a Roma ormai da dieci anni) è stata sicuramente indovinata. Lo spettacolo, visibile al Teatro Vascello (in via Giacinto Carini 78) fino a domenica 30 aprile, procede su una partitura da commedia musicale, con una drammaturgia tutta incentrata sui temi più immaginifici e divertenti, e una ricchezza di apparizioni (dallo Stregatto ai gemelli Pinco Panco e Panco Pinco, da Giglio Tigrato alla Regina di Cuori) che rendono la performance movimentata e molto piacevole. Notevole è il lavoro dei cinque attori (Veronica Baleani, Sara Andreoli, Alessandra Maccotta, Marco Zordan e Danilo Zuliani, quest’ultimo anche regista e autore dell’adattamento), impegnati in più ruoli, tutti svolti con intensità e precisione. Lo spettacolo si avvale di una scenografia essenziale ma evocativa, di una pluralità espressiva che pesca con esiti felici nel teatro delle ombre e in quello di figura (da segnalare sicuramente è la bellezza di maschere e costumi realizzati da Anthony Rosa e Ilaria Sartini), di musiche e canzoni (di Michele Piersanti) e di incursioni nella clownerie. Una messinscena, dunque, adatta a tutte le età, che il numeroso pubblico ha mostrato ampiamente di apprezzare.