I vestiti nuovi dell’imperatore

nomen omen - I vestiti nuovi dell'imperatore

Presentazione dello spettacolo

 

Lo spettacolo si ispira alla celebre fiaba danese che è, quasi per definizione, una fiaba dalla parte dei bambini.

La storia gioca sul confronto tra la vanità dell’imperatore, il servilismo dei suoi cortigiani e l’innocenza del bambino che sul finale urla: “l’imperatore è nudo!” svelando la verità che nessun adulto ha avuto il coraggio di dire. L’innocenza dell’infanzia infatti, incapace di malizia, dice ciò che vede e vede ciò che è. La vanità di un imperatore e la stoltezza dei propri consiglieri diventano l’occasione per una divertente commedia adatta ad un pubblico giovane.

Gags esilaranti e scenette acrobatiche, omaggio alle comiche del secolo scorso, raccontano le strampalate gesta del sovrano e della sua cerchia, impegnati fino allo sfinimento in assurde parate militari, comici cambi d’abito e ridicoli cerimoniali di corte. Alcune scene, inoltre, si svolgono in platea in modo da coinvolgere ulteriormente il giovane pubblico nel dipanarsi della storia

Lo spettacolo, che ha debuttato in cartellone nella stagione 2012-2013 al teatro Vascello di Roma, è stato ben accolto dal pubblico e recensito positivamente dalla critica.

Dello spettacolo ne sono state curate diverse edizioni adatte a qualsiasi situazione di palco.

Sinossi

 

“La giornata tipo di un imperatore vanesio e narciso: sveglia al mattino, toletta, parata, torneo delle contrade, spettacolo a corte. La cosa importante è che ogni occasione è buona per sfoggiare un nuovo abito. I problemi del regno possono anche aspettare!

Ma tra i servitori il malcontento serpeggia. Due di essi organizzano la loro personale vendetta. Lo scopo è di ridicolizzare l’imperatore di fronte al suo popolo. Decidono di spacciarsi per sarti fingendo di avere una stoffa particolare, che solo i più intelligenti possono vedere.

L’imperatore, gabbato dalla sua stessa vanità, si ritroverà a mostrarsi per quello che realmente è di fronte ai propri sudditi.

La verità viene gridata a gran voce ovviamente dalla voce dell’innocenza e dalla purezza: quella dei bambini”

 

Adattamento teatrale: Annette Muggianu, Danilo Zuliani

Regia: Danilo Zuliani

Scenografie: Anthony Rosa

Costumi: Nina Morelli

Foto di scena: Andrea D’Anzi, Stefano Manocchio

Grafica e disegno locandina: Alessandra Cavallari

 

con: Alessandra Cavallari, Luciano Giugliano, Alessandra Maccotta, Marco Zordan, Danilo Zuliani

Recensioni

 

Uno spettacolo ispirato alla fiaba danese dall’omonimo titolo “I vestiti nuovi dell’imperatore”; un re vanesio, lunatico che cambia d’abito per ogni occasione viene sottoposto ad uno scherzo da parte dei suoi servi. Proprio facendo leva sulla vanità del sovrano, all’imperatore viene cucito un vestito fatto di nulla…e gli viene detto che solo colui che è intelligente potrà vedere la meravigliosa stoffa. Una fiaba dalla parte dei bambini; di coloro che non hanno paura di dire la verità… “Il re è nudo”.
Una commedia divertente, in costume con l’orchestra dal vivo, attori quasi saltimbanchi animano un’ora di spettacolo che, come sempre, è un gran successo non solo per i bambini ma, anche per i grandi. Gags, scenette acrobatiche, canzoni, musiche, scene e piccoli dialoghi fanno scorrere il tempo tra una risata e l’altra, offrendo senza mezzi termini la morale e la verità sulla condizione umana agli spettatori; raccontando la giornata tipo del sovrano e lo scherzo a cui è sottoposto da due servette tutto pepe.
L’ adattamento teatrale è stato realizzato da Annette Muggianu, mentre la regia dello spettacolo è di Danilo Zuliani che, insieme alla compagnia Nomen Omen, ha già diretto e interpretato “Le Avventure di Pinocchio”, “Peter Pan”, e “Momo”. In scena insieme a lui ci sono Alessandra Cavallari, Alessandra Malcotta, Luciano Giugliano e Marco Zordan.
Le note di Adriano Dragotta che accompagna al piano e del clarinetto di Giulia Pirandello sono uno spaccato piacevole e un “tappeto” ricco di emozioni e sensazioni che rendono lo spettacolo vivo e accattivante. Assistendo a questo spettacolo ci si dimentica spesso che si è ad una pomeridiana di un cartellone per ragazzi; attori bravissimi, dalla grande tecnica, accompagnati da musicisti professionisti. Nota di classe colta non solo dai grandi ma anche dai più piccini. All’entrata della musica un religioso silenzio si diffondeva nella sala. Un silenzio che nessuno ha mai chiesto, ma venuto da dentro; un silenzio rotto dal ritmo e dalla follia scenica; una follia completamente compresa dai bambini.
Una favola non semplice da comprendere, soprattutto nel finale…ma che, grazie alle scelte registiche curate pensando al piccolo pubblico, risulta assolutamente fruibile.

(Laura Sales, www.saltinaria.it)