Momo

Momo - nomen omen

Presentazione dello spettacolo

 

La storia di Momo, adattamento teatrale dell’omonimo romanzo di Michel Ende, viene affrontata con tecniche proprie del teatro d’attore, dove alle scene corali e di movimento si alternano scene a due, tre personaggi.

La musica, inoltre, non è mai solo di contorno.

Composta rigorosamente per l’occasione, sottolinea la partitura emotiva che accompagna il pubblico nel dipanarsi dell’intreccio. Ad essa, inoltre, viene riconosciuto un ruolo di primo piano grazie all’esecuzione dal vivo di alcuni brani. Il musicista, che veste i panni di uno dei personaggi, difatti, non occupa affatto un ruolo di contorno ma assume una significativa rilevanza nella situazione posta in scena. La scenografia è composta essenzialmente da una parte di anfiteatro romano, simbolo della resistenza del tempo, dentro e attorno al quale si svolge la vicenda di Momo.

L’anfiteatro sarà preso di mira dai signori in grigio che attentano al tempo degli uomini e vorrebbero impadronirsene. L’invasione dei signori in grigio viene simbolicamente rappresentata da una serie di sagome che mano a mano invaderanno lo spazio scenico.

Il pubblico, inoltre, rimane colpito dall’uso di una macchina scenica molto particolare. Una ruota dorata, illuminata dall’interno grazie ad un complesso sistema di faretti, nella quale vive uno dei personaggi chiave della vicenda: Mastro Hora.

Costui, simbolo del sole che distribuisce il tempo agli uomini, in costante movimento, accompagnerà Momo nella soluzione della storia.

Sinossi

 

In una città come tante, un giorno come tanti, arriva da chi sa dove una bambina nata chissà quando di nome Momo. Al contempo la città e i suoi abitanti vengono presi di mira dai signori in grigio, entità che vivono grazie al tempo rubato agli uomini. Nella città tutto cambia, non c’è più tempo da perdere in giochi, letture socialità. Gli uomini e le donne inizieranno a vivere per risparimiare tempo, mentre i signori in grigio, che di quel tempo si nutrono, si moltiplicano fino a renderli schiavi.

Come potrà Momo, bambina senza tempo, aiutare gli abitanti della città a recuperare il tempo a loro sottratto?

Una fiaba contemporanea uscita dalla penna di Michael Ende, adattata secondo i canoni della Nomen Omen per allietare i bambini e far riflettere i grandi.

 

Adattamento teatrale e regia: Danilo Zuliani

Aiuto Regia: Alessandra Maccotta

Musiche: Michele Piersanti

Scenografie: Anthony Rosa

Costumi: Nina Morelli e Valentina Mannu

Oggettistica di scena: Luciano Ciandra

Foto di scena: Andrea D’Anzi

Grafica Locandina: Cristina Amodeo

 

con: Alessandra Cavallari, Alessandra Maccotta, Marco Zordan, Danilo Zuliani (Bernardo Casertano, Daniel Neri)

Musicisti: Michele Piersanti, Francesco Sennis, Paola Darra, Eugenia Compostella (Federica Di Santo, Fabiana Avoli)