Sulle Orme di Papert

Siamo felicissimi di annunciare che il nostro nuovo progetto drammaturgico è tra i vincitori del bando “Wiki teatro libero” Grazie infinite a Wikimedia Italia per la preziosa e stimolante opportunità!

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Teatri aperti con il bando di Wikimedia Italia

 

Sale svuotate, calendari annullati, futuro più che incerto. Quanto durerà questa situazione? Quanto potremo resistere? Nel mondo dello spettacolo sono quesiti che tutti si pongono. E con una preoccupazione enorme.

Wikimedia Italia è andata incontro al mondo dello spettacolo con un bando erogativo rivolto proprio alle compagnie. Adesso è lieta di presentare i 15 vincitori fra gli oltre cento progetti di spettacoli teatrali giunti in risposta al “wiki teatro libero”. Le 15 proposte selezionate provengono da tutta Italia e sono state scelte per il loro valore artistico e per la loro capacità di diffondere i valori fondamentali della cultura libera.

 

La giuria che ha selezionato gli spettacoli ha avuto protagonisti d’eccezione: gli attori Marco Cacciola e Lella Costa, che hanno partecipato pro bono ai lavori, oltre a membri dello staff e del direttivo dell’associazione Wikimedia Italia e dell’esperto wikipediano Actor Musicus. Questa la testimonianza di Cacciola: “Sono felice di aver potuto aiutare, un altro piccolo modo di perseguire uno dei compiti che ci siamo dati quando abbiamo iniziato a fare teatro, cioè stimolare i processi del fare comunità.”

(estratto dell’articolo pubblicato su wikimedia.it (https://www.wikimedia.it/teatri-aperti-con-il-bando-di-wikimedia-italia)

 

 

La nostra proposta

 

La scelta di mettere in scena uno spettacolo sulla figura di Seymour Papert nasce dall’attualità dei temi da lui indagati e dall’importanza di tramandare tali saperi alle nuove generazioni. Ruolo centrale della drammaturgia va agli artefatti cognitivi che facilitino l’apprendimento e diano vita a un pensiero concreto: questi dispositivi possono e devono essere sia analogici che digitali, e il mezzo teatrale permette una perfetta commistione tra tradizione e innovazione. Ci è apparsa interessante la creazione di uno spettacolo “meta-scolastico”, ovvero che parli del tema dell’apprendimento (formale e non) agli attori di questo processo, incentivando a vedere la scuola stessa come un luogo di costruzione. La pedagogia dell’errore è un concetto che, se spiegato ai più giovani con esempi concreti, può spronare all’esplorazione e a una curiosità che non teme la frustrazione del fallimento. Anche per questo motivo i personaggi dell’opera sono uno studente, un’insegnante e la figura di Papert che, magicamente, da un nome da ricercare sui motori di ricerca del sapere condiviso che ci offre il web, si trasforma in una presenza reale. Altro tema centrale è proprio quello degli strumenti di indagine e della selezione delle fonti: se infatti “i bambini devono essere indipendenti, responsabili del proprio apprendimento”, come diceva lo stesso Papert, è fondamentale che diventino parte attiva e critica nel reperimento delle informazioni. Desideriamo quindi promuovere il “fare per imparare” al posto di “apprendere per applicare”, e a questo concetto si lega la programmazione informatica e il linguaggio LOGO che i destinatari dello spettacolo avranno la possibilità di sperimentare dal vivo. Lo spettacolo sarà ambientato in una classe di cui saranno parte attiva i giovani spettatori: l’insegnante proporrà una ricerca sulla figura di Papert, e questo sarà lo spunto per la creazione di momenti pedagogici, comici (nella relazione con lo studente/marionetta) ed esperienziali (attraverso le nuove tecnologie). Dall’osservazione delle costruzioni in giunco di alcune civiltà africane alle applicazioni pedagogiche del mezzo informatico: l’universalità delle osservazioni di Papert offre numerosi spunti per stimolare bambini “attori del proprio apprendimento.

Per la messa in scena proponiamo uno spettacolo ipertestuale; questa è la formula che meglio riassume l’idea che ne permea la realizzazione. Le tecniche utilizzate sul palco sono il teatro di figura (teatro d’ombra e marionette), d’attore e l’interazione con i mezzi digitali. In questo dialogo tra processi antichi e moderni, analogico e digitale si incontrano dando vita a costruzioni sia fisiche che astratte: in questo modo vogliamo restituire al pubblico l’idea di “costruzione reale” di Papert. La nostra compagnia, specializzata in spettacoli rivolti all’infanzia e attiva in questo campo dal 2007, lavora con elementi evocativi e poetici che nascono sia da costruzioni artigianali che dall’utilizzo di proiezioni e animazioni. Desideriamo che questo spettacolo offra l’esperienza e l’incentivo per un pensiero concreto e libero alle nuove generazioni.